“In principio era lo sguardo”. Con questa emblematica citazione di Henry Cartier Bresson, l’occhio del novecento, si apre la mostra “Leggere, scrivere e far di conto” di Martina Padovan e Massimo Samaritani.
In un mondo in cui la crisi della parola scritta è palpabile ed evidenziata dal massiccio crollo dell’utilizzo della carta stampata, gli autori ci riportano in un mondo in cui l’uomo è parola e la parola è uomo. “Scrivo quindi sono” si potrebbe dire, riformulando la massima cartesiana “Cogito ergo sum”. Ma non solo parola scritta intesa come elemento volatile, ma parola stampata, la parola come oggetto fisico del mondo.
Troppo spesso siamo abituati a godere delle novità digitali dimenticandoci che la parola, la musica e soprattutto la fotografia esistono in quanto oggetto del mondo. E non solo: il COME la parola, la musica e la fotografia vengono resi elementi fisici rimane un elemento fondamentale per la valutazione di un autore.
La storia della fotografia è costellata ormai da più di cento anni dal perenne contrasto tra la fotografia diretta (oggi più commercialmente chiamata “Street photography”) e la fotografia pittorialista o “artistica”. Le opere che gli autori ci mettono di fronte, appartengono indubbiamente a questo secondo filone, e questo deve obbligare lo spettatore a soffermarsi davanti ad ognuna di esse, alla ricerca del significato che nasconde l’evidente lavoro di concepimento, preparazione e realizzazione di ogni singola fotografia.
Questo aspetto, troppo spesso trascurato da chi si improvvisa “fotografo” solo perché possiede un qualunque strumento di captazione delle immagini, diventa elemento fondante di interpretazione del lavoro, reso ulteriormente visibile dalle imponenti contaminazioni visive che ad un primo sguardo possono sembrare improprie, ma dopo un’attenta analisi risultano molto interessanti …
Grazie a Marco Brioni per la recensione della mostra #LeggereScrivereEFarDiConto
LO SGUARDO
“In principio era lo sguardo. Poco importa il mezzo tecnico attraverso il quale l’uomo trascrive le proprie impressioni visive, quello che conta è solo la qualità dello sguardo posato sulle persone e sulle cose”. – HCB
ORIZZONTE
“La vita e i sogni, sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere. Sfogliarli a caso, è sognare.” - A. Schopenauer -
IL CONTO DELLE NOTE
“La vita o si vive o si scrive”. – Luigi Pirandello -
PERSONAGGI IN CERCA DI …
“Credere di farlo è quasi bello quanto farlo davvero” – Peter Pan, James Matthew -
LEGGERE
“Leggere è niente: il difficile è dimenticare ciò che si è letto”. – Ennio Flaiano –
TU
“La lettura è solitudine. Si legge da soli, anche quando si è in due.”- Italo Calvino –
IL CASSETTO DEI RICORDI
“I miei sogni sfondano i cassetti”. – Ernesto Valerio –
Un CIELO da LEGGERE
“Anche il Salvatore ha esercitato il mestiere di scrivere, quando, inchinatosi, scrisse col dito nella sabbia … la volontà di Dio ha fornito l’uomo delle dita per scrivere, non per combattere”. - Richard de Bury –
Il FILO del DISCORSO
“L’infinito è un 8 rovesciato”. – Ernesto Valerio –
LEGA’MI
“Nessun libro finisce, i libri non sono lunghi, sono larghi”. – Giorgio Manganelli –
INVENTARIO
“Non tutto ciò che conta può essere contato, e non tutto ciò che può essere contato, conta.”. – William Bruce Cameron –
RacCONTA la TUA STORIA
“Si scrive soltanto per metà del libro, dell’altra metà si deve occupare il lettore”. – Joseph Conrad –
LETTORE
“Leggere è andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno sa cosa sarà … il libro che avrei voglia di leggere è un romanzo in cui si senta la storia che arriva, come un tuono ancora confuso, un romanzo che dia il senso di star vivendo uno sconvolgimento che ancora non ha un nome”. – Italo Calvino –
LETTERE
“Ti scriverò. Mi piacciono le tue lettere. Peccato che Naoko le abbia bruciate tutte. Erano così belle. Tanto, le lettere sono solo lettere – dissi – che tu le bruci o le conservi, quello che deve rimanere rimane, e quello che si deve perdere, si perde”. - Haruki Murakami, Norvegian Wood –
I VALORI che CONTANO
“Giungendo al passaggio a livello della maturità si sente il bisogno di piantare chiodi nelle pareti di una piccola casa nostra, si pensa con desiderio ad un sano profumo di caffè tostato e alla musica di una macchina da cucire”. – Pitigrilli –
VIE
“I libri si dividono in due categorie: i libri per adesso, ed i libri per sempre”. - John Ruskin –
PROVA a PRENDERMI
“I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell’infinita serie di numeri naturali, schiacciati come tutti tra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari”. - Paolo Giordano –
CONTA da DOVE VIENI
“Il vero luogo natio è quello dove per la prima volta si è posato uno sguardo consapevole su se stessi”. – Memorie di Adriano –
PAROLE in DONO
“Il libro non dovrebbe essere altro che l’equivalente del mondo non scritto, tradotto in scrittura”. - Italo Calvino –
Esposta per la prima volta, dal 8 dicembre 2013 al 8 gennaio 2014 c/o libreria MR LIBRO, Castiglione delle Stiviere – Mantova
Esposta poi presso Palazzo Pedrotti, Guidizzolo nel mese di luglio 2014, in corrispondenza della Settimana della Musica